Non appena sono uscite le prime immagini del nuovo documentario di Beyoncé, gli opinionisti erano già scettici: perché mai una delle superstar più potenti e riservate del mondo vorrebbe fare un film riguardante la propria vita privata? E specialmente ora che è una neo-mamma. Per farsi un’idea del segretissimo mondo di Beyoncé e per comprendere meglio il suo acume per gli affari, e quello del marito, Jay-Z, , Ben Kaplan ha parlato con Zack O’Malley Greenburg, cronista per Forbes magazine e autore di Empire State of Mind: How Jay-Z Went from Street Corner to Corner Office (Come Jay-Z sia passato dall’angolo della strada a un ufficio con vista).
-Hai avuto modo di osservare la coppia da vicino. Perché mai Beyoncé vorrebbe filmare un documentario?
+ “Sono entrambi molto selettivi quando si tratta di decidere che cosa pubblicizzare. Il filmato non vede solo Beyoncé come protagonista, è diretto da lei stessa. Sia lei che Jay sono bravi a controllare la propria immagine”.
-Comunque, un documentario deve rivelare qualcosa. Perché mai vorrebbe realizzare questo filmato?
+”Sta di nuovo intensificando le cose riguardanti la propria carriera; sta mettendo in movimento gli ingranaggi per un nuovo album e un altro tour. Per il suo ultimo album non è stata molto in tournée. L’album è andato bene, ma non quanto tutti avrebbero voluto. In parte è successo perché era incinta e poi ha avuto la bambina, ma lo sapevamo tutti che a un certo punto sarebbe tornata in studio per ripartire da dove aveva lasciato. Il filmato è l’inizio di tutto ciò”.
-Si esibirà anche al Super Bowl e il documentario andrà in onda su HBO dopo la partita.
+ “Se le consideriamo entrambe, queste due cose dovrebbero riportarla in vetta, non che lei sia scesa, ma non è stata presente quanto le altre artiste che sono state in tournée e che hanno avuto dei grandi album, come Rihanna, Katy Perry o Lady Gaga; tutte loro stanno guadagnando più di Beyoncé”.
-Quindi, il suo documentario può essere la parte integrante e fondamentale di tutto ciò?
+” Non ce la vedo a fare un film solo per i soldi, è più che altro un mezzo finalizzato a rilanciarla in vetta alla montagna della cultura pop prima del nuovo album. Per quanto riguarda il “Perché fare il film?”, credo che Jay e Beyoncé si preoccupino della loro eredità, e per fare ciò devi fare musica rilevante per un po’. Non puoi di certo entrare nella hall of fame per avere fatto un paio di stagioni con 30 fuoricampo”.
-Ah, stanno pensando ai posteri?
+ “Entrambi vogliono 3’000 hit e 500 fuoricampo, stanno cercando di costruirsi questo tipo di curriculum, e sì, cercheranno di diventare i migliori musicisti di sempre. Credo sia il loro obiettivo”.
-Nel tuo libro c’è un capitolo intitolato Marriage or Merger (Matrimonio o Fusione). Che cosa credi che sia?
+ “Tutti coloro con cui ho parlato che hanno speso del tempo con loro dicono che sono legittimamente sposati, be’, non come tutte le normali coppie sposate, ma è un matrimonio relativamente normale. C’è un elemento di fusione: anche se loro due non fanno mai pubblicità assieme, c’è una sorta di approvazione; per esempio, se Beyoncé dovesse fare uno spot per la Pepsi, diciamo che non avrebbe mai deciso di farlo se Jay avesse pensato che fosse orribile. Non è proprio due al prezzo di uno, ma è più di uno”.
-Questi film portano un’affluenza alta di entrate?
+ […] “Non si tratta tanto del film, quanto più di ‘se hai un album, puoi usare un filmato come avventura promozionale’. Qualunque ricavo da questi, sono soldi facili”.
-E sono invece le colonie a fare arrivare le somme consistenti?
+ “Certo rappresentano una grande quantità di entrate, ma è la tournée la vera mucca da mungere. A meno che tu non sia Dr. Dre, e guadagni 100’000$ solo grazie alla tua azienda di cuffie auricolari. Beyoncé guadagna dalla sua linea di abbigliamento, ma per farla tornare dove si trovava prima, a 80, 90 milioni di dollari, deve tornare in pista”.
-C’è qualche possibilità che il film sia bello?
+ “Dipende da come quantifichi il “bello”. Sono sicuro che i suoi fan lo troveranno piacevole”.