Il padre di Beyoncé, Mathew Knowles, che non ha più alcun legame professionale e apparentemente anche affettivo con la figlia, attualmente sta lavorando alla realizzazione di un film biografico sulle Destiny’s Child.
Un hacker ha svelato le mail inviate alle Sony contenenti i dettagli del progetto cinematografico.
Chiacchierando con un giornalista del ‘Wall Street Journal’ ha risposto ad alcune domande e ha espresso il suo desiderio di vedere le Destiny’s Child unite per sostenere il progetto: “La loro storia inizia a Houston quando avevano 9-10 anni, è una storia che attira molto l’attenzione. Parla delle loro sfide, successi e fallimenti. Una dei più grandi aspetti di un film dedicato alle Destiny’s Child è l’acquisizione di potere nelle loro canzoni (‘Independent Women’, ‘Bootylicious’, ‘Survivor’) e il potere che hanno dato alle donne. Vorrei che le Destiny’s Child stesse fossero coinvolte nel progetto e che lo sostenessero. Sarebbe molto importante. Questa storia è molto speciale per noi e vogliamo assicurarci e essere sicuri di scegliere lo sceneggiatore perfetto, con il giusto team e la rete di distribuzione.”
Ha proseguito la conversazione precisando che le Destiny’s Child non si sono mai sciolte ufficialmente: “Sono tuttora il manager delle Destiny’s Child. Non si sono mai sciolte. Aspettatevi un disco o un tour in futuro, tutto è possibile perché non si sono mai sciolte ufficialmente. Abbiamo iniziato a pubblicare i loro album da solista e hanno avuto molto successo internazionalmente perché l’audience corrisponde a vendite e più audience riesci a ottenere individualmente, più ne hai poi di gruppo.”
Gli viene chiesto infine di commentare sull’impatto dei media per la vita di personaggi famosi e Mathew difende la figlia dalle accuse di essersi fatta schiarire la pelle: “Qualche anno fa qualcuno aveva affermato che L’Oreal aveva convinto Beyoncé a schiarirsi la pelle per apparire più bianca: è bastata una persona su internet, ovviamente non è vero; ma è bastata una persona a scriverlo su un blog: poteva trattarsi di un bambino di 8 anni o di un rivale di L’Oreal. L’impatto dei social media è incredibile, tutto per avere audience: l’audience corrisponde a vendite. Potrei dire qualsiasi cosa di vero o falso ma di sensazionale e creo audience; tutto questo si fa per vendere pubblicità.”