Alessandro
Jay Z racconta del primo incontro con Beyoncé
27 Giugno 2018
in News

Il nuovo album dei Carters, “Everything Is Love”, ci ha svelato molti dettagli del privato di Beyoncé e Jay Z.

Nel brano ‘713’, titolo tributo a Houston (città natale di Queen Bey), Jay Z ci ha raccontato del primo incontro con Beyoncé.

 

Il primo incontro è avvenuto all’MTV Spring Break Festival a marzo del 2000 a Cancun in Messico.

“We played it cool at the pool of the Cancun, VMA / Confidence you exude make the fools stay away Me, I played my room, let the fools have they say.”

 

Il destino li ha voluti vicini sul volo di rientro a New York, seduti l’uno accanto all’altra sull’aereo. Jay era già pazzo di lei ma ho dovuto aspettare due anni per rivederla.

“Fate had me sittin’ next to you on the plane / And I knew straight away, uh.”

 

Quando finalmente riesce a rincontrarla Jay mantiene ancora le distanze perché Beyoncé era fidanzata. Beyoncé e il fidanzato sono al capolinea e finalmente Bey concede lunghe chiacchierate al telefono a Jay, circa un anno e mezzo di telefonate prima di incontrarsi per un appuntamento.

“The next time we would speak was like two years away / You had a man, you shut it down until you two had a break / I bet that dude rued the day / You kept me up on the phone while you were away.”

 

Beyoncé è finalmente decisa a incontrarlo, dopo lunghi mesi di amicizia e telefonate è giunto il momento del primo appuntamento ma Jay commette un passo falso che ancora oggi le ricorda e definisce ‘il suo primo stupido errore’: si è presentato con un amico.

“You came back, I let you set the date, Nobu on the plate / I brought my dude to play it cool, my first foolish mistake.”

 

Il brano ‘713’ è nato a Parigi con Cool & Dre di notte nello studio di registrazione installato all’U Arena dopo le prove dell’OTRII Tour. Per la prima volta Jay ha raccontato e improvvisato a occhi chiusi il primo incontro con Beyoncé.

Queen Bey voleva che fosse una canzone d’amore potente in stile Method Man e Mary J. Blige ed è il brano il cui canta le parole che hanno dato il titolo all’album:

“Ain’t no way to stop this love. / Ain’t no space if everything is love.” [=”Non c’è alcun modo per fermare questo amore. / Non c’è spazio se tutto è amore.”]

 

È incredibile pensare come in ’03 Bonnie and Clyde si fossero appena rivisti per la seconda volta, come in Crazy In Love stesse sbocciando una storia e come in Apeshit sono uniti e innamorati più che mai a rivendicare il loro amore per l’arte e l’importanza della cultura dei neri quanto quella dei bianchi e a mostrare dove sono arrivati finora come artisti e come coppia.

 

EVERYTHING IS LOVE

OTR2

Tags: carters, beyonce, jay-z