Alessandro
Il talento di Beyoncé
23 Febbraio 2013
in News

Se ancora non ne fossimo stati certi, il suo documentario, che ha segnato un importante record per HBO così come è rimasto e rimarrà un grande momento della carriera di Beyoncé, ha mostrato ancora meglio quanto e cosa questa donna sia in grado di fare. A partire dai filmati con le altre Destiny’s Child fino alle scene in studio di registrazione, è notevole il cambiamento, o meglio miglioramento, che ha subito a livello vocale.

Beyoncé è la musicista più importante e convincente del 21esimo secolo. E non solo perché è un’abbagliante performer dalla forza di una tempesta. Ha l’orecchio più fine e la mente musicale più acuta di chiunque altro all’interno della sua generazione pop. Nessun altro ha mescolato assieme suoni e attitudini contemporanee (il beat e la spavalderia del’hip hop) con così tanta tradizione musicale: quel brio di uno spettacolo di varietà; lo spettacolo di Ziegfeld Follies; la sfacciataggine delle regine del Blues degli anni 20; l’apporto di Barbara Streisand, Bob Fosse, Madonna, Whitney Houston e Micheal Jackson. Beyoncé si sente di essere quasi il risultato di poco più che un secolo di Pop.

È un’intrattenitrice così naturale, una cantante e una ballerina così precisa che è difficile lasciarsi sfuggire la qualità determinante che è definizione della musica: la stranezza. Beyoncé è eccentrica, è una cantante che assume degli approcci ritmici e melodici davvero strani. Ascoltate le scivolose sincopi rap di Say My Name, le melodie che aleggiano e balzano sul beat di Single Ladies, le stridenti variazioni timbriche e tonali in Ring The Alarm e in 1+1. Quei suoni non esistevano prima di Beyoncé. Se ora sembrano “normali” quando li ascoltiamo, è perché lei stessa e i suoi fan hanno rieducato il nostro orecchio.

Life Is But A Dream ci permette di godere di alcuni momenti verità ripresi in studio di registrazione, così da poter saperne di più della sua musica, una volta terminata la visione. Potrebbe anche darsi che lei non abbia molto da aggiungere per ciò che riguarda il “processo” : per molti musicisti, e spesso quelli fantastici, il fare musica è intuitivo.

E questo è esattamente l’ambito che a noi piace di più: la sua voce, le sue canzoni, la sua musica. Non necessiterebbe di nient’altro.

Per capire di cosa parliamo,

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