“Sorpresa!” Questo è quanto hanno trovato i visitatori dell’iTunes Store di Apple dopo la mezzanotte del 13 dicembre 2013, che annunciava il rilascio del quinto album di Beyoncé.
Un album omonimo di 14 brani e 17 video parte di un “visual album”; senza pubblicità, un singolo per promuovere o nessuna traccia comparsa su internet.
“Beyoncé ha regalato moltissime sorprese nei suoi 15 anni in cima alla musica, ma mai una bomba del genere”, ha affermato Rob Sheffield di Rolling Stone. “L’intero progetto è una celebrazione della Filosofia di Beyoncé, che consiste nel fatto che Beyoncé può fare quel diavolo che vuole.”
In associazione con Apple, Facebook e Instagram, la presentazione è stata un rischio artistico e finanziario per la Parkwood Entertainment, l’azienda con a capo Beyoncé, e per la sua casa discografica, la Columbia Records. L’album ha debuttato alla # 1 la settimana successiva, vendendo oltre 600,000 copie nei primi tre giorni. Ma le scommesse ad alto rischio pagano nel tempo?
Un nuovo caso di studio della Harvard Business School (HBS), che sarà pubblicato la prossima settimana, esamina quello che ci è voluto per riuscire a concludere l’ambiziosa e costosa campagna, le condizioni del mercato, gli ostacoli tecnici e strutturali, oltre alle moltissime decisioni difficili affrontate da Beyoncé e dal suo team durante il percorso. Con le idee dei membri della Parkwood Entertainment, Columbia Records, Facebook e Apple, il caso della HBS chiede agli studenti di decidere quello che avrebbero fatto se fossero stati al lavoro per Beyoncé.
“Beyoncé è chiaramente tra le persone più potenti nell’industria musicale al momento … quindi capire le operazioni dietro questa potente figura è sempre molto interessante” afferma Anita Elberse, docente di Business Administration alla Harvard Business School che ha co-scritto il caso con un ex studente, Stacie Smith.
Elberse studia le strategie del marketing nell’intrattenimento, media e sport e afferma che il rilascio dell’album anticonvenzionale e la gestione che Beyoncé adotta per supervisionare i suoi interessi d’affari presentano un numero istruttivo di dilemmi per gli studenti. Elberse insegnerà il caso nel suo corso “Strategic Marketing in Creative Industries” il prossimo mese: “Per esempio, come hanno mantenuto il segreto così a lungo? È alquanto sorprendente che ci siano riusciti.”
“La presentazione unica è stata guidata innanzitutto dal desiderio di Beyoncé di realizzare un’esposizione artistica attraverso un lavoro completo, non solo un singolo da 3 minuti e mezzo; avrebbero potuto rendersi la vita più semplice con un rilascio convenzionale.” Afferma Elberse.
Il rilascio discografico fa domandare anche se è stata una mossa intelligente per Apple, Facebook e Columbia Records e con altre implicazioni da considerare come per esempio come la strategia influenzerà i futuri rilasci da altri artisti. Una manovra del genere è solo permessa a superstar talentuose? Le case discografiche come uniscono i piani di marketing e le strutture di partnership coi loro artisti? Che effetto può avere sul rapporto di Beyoncé con le società tagliate fuori dal rilascio e con i suoi fan?
Infatti I più grandi distributori Target e Amazon si sono rifiutati di mettere in vendita il disco anche dopo l’esclusiva di iTunes. (Ai clienti era richiesto di acquistare l’intero disco, non di scegliere semplicemente una canzone o due).
“La gente considera questo rilascio un enorme successo artisticamente e io sono una di loro. Ma se ne è valsa la pena da una prospettiva d’affari spetterà agli studenti capirlo.” Dichiara Elberse.