Camila
Beyoncé tra le 5 copertina scelte da L’Uomo Vogue novembre
9 Novembre 2011
in News

Durante gli ultimi cinque anni L’Uomo Vogue ha fotografato, con immagini e parole, una grande fetta di mondo contemporaneo. L’intuizione di Franca Sozzani, che nel 2007 ne ha preso il timone, di non raccontare più la moda com’era stato fatto fino ad allora, con modelli efebici o iperpalestrati vestiti in modo irreale, ha rappresentato una svolta importante, non solo per la qualità della rivista, ma anche per lo stile maschile in generale. Il giornale è diventato più di prima un riferimento.

È diventato la via per raccontare i protagonisti del nostro tempo, il loro stile e, attraverso questo, la moda di oggi. Una moda che non finisce dove termina la passerella, ma che proprio da lì inizia, arrivando prima nei negozi e poi per strada. Gli abiti che, mentre sfilano, sembrano spesso assurdi diventano sensati se interpretati nella maniera corretta. E chi meglio dei protagonisti di oggi poteva

interpretare questa rivoluzione? Così, parlando al maschile abbiamo preferito sempre parlare di stile, proprio perché è quello che diventa moda una volta aggiunta la componente personale, di chi la personalità ce l’ha davvero.

In questi anni abbiamo raccontato centinaia di storie, con le parole di giornalisti, critici e scrittori celebri e autorevoli. Abbiamo realizzato 87 copertine scattate da 23 tra i fotografi di riferimento del nostro tempo. Nel numero di novembre ve le facciamo rivedere tutte. La prima che viene in mente è quella di Michael Jackson, una cover che si può definire storica. Segnò il grande ritorno del “King of Pop” su un magazine (in occasione del venticinquesimo anniversario dell’uscita di “Thriller”) e per farlo lui scelse proprio L’Uomo Vogue. Guardando invece la foto di Keith Richards si capisce che le rughe al maschile non sono una cosa di cui vergognarsi: sono come le tracce di un 33 giri che racconta-no ogni volta un’avventura. I Tokio Hotel rappresentano l’essenza della rockstardom, BEYONCE’ KNOWLES è la donna con più palle di molti altri uomini. Sfogliando il numero troverete nomi iconici di tutti i settori: Rupert Murdoch, Al Gore, Nelson Mandela, Jimmy Wales (fondatore di Wikipedia), Don King, Matthew Barney, Cindy Sherman, Maurizio Cattelan e molti altri. Tutti simboli della nostra era, persone che, per il solo fatto di esistere, diventano punti di riferimento. Come Sean Penn, attore totale di questi tempi, che, nei soli sette minuti concessi per il servizio (il tempo di una sigaretta), ci ha regalato un’insuperabile lezione di stile.

In edicola dal 8 novembre a Milano e in settimana in tutta Italia

Nelle copertine
Michael Jackson. Photo by Bruce Weber. Fashion editor Rushka Bergman.
Sean Penn. Photo by Bruce Weber.
Keith Richards. Photo by Francesco Carrozzini. Fashion editor Maryam Malakpour.
Tokio Hotel. Photo by Pierpaolo Ferrari. Fashion editor Robert Rabensteiner.
Beyoncé. Photo by Francesco Carrozzini. Fashion editor Rushka Bergman.

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